L’arista è un taglio di carne ottenuto dalla schiena del maiale. Scopriamo come cuocerla al forno in maniera semplice.
L’arista di maiale è uno dei tagli di carne più utilizzati nella preparazione del classico arrosto della Domenica. Leggermente più grasso rispetto a pollo è tacchino, resta comunque un taglio magro in grado di mantenersi tenero e succoso anche dopo la lunga cottura. Certo, affinché questo si verifichi, è necessario mettere in atto qualche accorgimento, ma niente di troppo difficile.
Difficile potrebbe essere individuare l’arista del maiale. Già perché non solo cambia nome a seconda delle zone – potete trovarla anche come lonza di maiale, lombo o lombata – ma tecnicamente non è nemmeno un taglio di carne, quanto più una cottura. Vediamo di chiarire meglio il concetto: con il termine arista, al supermercato troviamo un taglio di carne che altro non è che il muscolo disossato della schiena del suino. Muscolo, ossa e grasso tutti insieme compongono il carrè, mentre il solo muscolo chiamato comunemente arista è la lombata.
Sperando di aver chiarito a quale parte dell’animale ci si riferisce quando si parla di arista, passiamo alle tecniche di cottura. Ottima sia in forno che in pentola, nella ricetta più semplice, ereditata dalla tradizione toscana, prevede solo olio, aglio, rosmarino e vino bianco. Una delle ricette più diffuse e apprezzate perché permette di mantenere tenerissima la carne è l’arista di maiale al latte. L’arista con le mele invece è perfetta se cercate un secondo piatto sì semplice da preparare, ma più raffinato, un po’ come quella all’arancia.
Il bello di questo piatto è che potete prepararlo in anticipo così da non dovervi mettere ai fornelli quando avete ospiti. Come contorno potete andare sul classico con delle patate arrosto o del puré oppure abbinarla a una insalata verde.

Ingredienti
Per l’arista di maiale
- Arista di maiale – 800 g
- Olio extravergine di oliva – 4 cucchiai
- Aglio – 1 spicchio
- Rosmarino – 1 rametto
- Vino bianco secco – 1 bicchiere
- Sale fino – q.b.
- Pepe – q.b.
Preparazione
Arista di maiale al forno
Per prima cosa appoggiate la carne su un tagliere, prendete lo spago da cucina e legatela come un arrosto. Questo passaggio è facoltativo ma servirà a far mantenere la forma alla carne.
In una casseruola scaldate l’olio con l’aglio e il rosmarino. A piacere potete utilizzare anche una parte di olio e una di burro.
Rosolate la carne su tutti i lati per circa 10 minuti quindi sfumate con il vino bianco.
Insaporite con sale e pepe e trasferite in una teglia adatta alla cottura in forno. Irroratela con il fondo di cottura rimasto in pentola e cuocete a 160°C per 50 minuti. Per assicurarvi che la carne sia cotta potete procedere in due modi: il primo consiste nel bucherellarla con una forchetta e verificare che il liquido che fuoriesce sia trasparente. Il secondo consiste nel misurare la temperatura al cuore che dovrà essere di circa 68°C
Sfornate e lasciate intiepidire prima di procedere al taglio. Servitela poi con il suo fondo di cottura.
Se al taglio vi accorgete che la carne non è perfettamente cotta non disperate. Trasferite il fondo di cottura in una padella, scaldatelo e adagiate le fettine di carne lasciandole cuocere per qualche minuto a fiamma bassa.
Inoltre, se non volete accendere il forno, potete proseguire la cottura nel tegame: riducete la fiamma al minimo, mettete il coperchio e girate la carne di tanto in tanto aggiungendo qualche cucchiaio di acqua o brodo se dovesse asciugare troppo.
Arista: la sua storia
L’origine storica dell’arista è mista alla leggenda. Il termine “arista”, infatti, sembra risalire al XV secolo e, più nello specifico al 1439, anno del Concilio di Firenze. Pare, infatti, che durante il noto appuntamento storico per appianare le divergenze tra Chiesa d’Oriente e d’Occidente, fu indetto un banchetto a base di arista di maiale.
Il gradimento fu così elevato che gli ecclesiastici invitati iniziarono a dire “Aristà, Aristà” che significa: “che bontà!”. Da qui il nome del prezioso taglio.
Conservazione
L’arista al forno si conserva in frigorifero per 2-3 giorni ma è anche possibile congelarla già a fette fino a 2 mesi. In questo caso vi consigliamo di partire da un taglio di carne fresco e non decongelato.